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Ormai tablet e smartphone hanno raggiunto una popolarità e una diffusione tale per cui è facile trovarli in mano anche ad adolescenti, che durante la lezione di matematica aggiornano il proprio profilo facebook con commenti sulla lezione o vere e proprie chat con i compagni di classe. Negli anni passati ci siamo preoccupati di tutelare i nostri figli nell'accesso ad Internet con soluzioni che andavano dalle raccomandazioni di non lasciarli soli al computer fino all'uso dei  più pratici e meno educativi software per il blocco di contenuti inadeguati. Dopodichè in assoluta tranquillità gli compriamo lo smartphone. I pericoli in Intenet per i minori sono nella maggior parte dei casi associati all'uso del computer non certo dei cellulari, ma questi nuovi cellulari hanno reso Internet tascabile. Al cellulare non si può applicare la soluzione software che applichiamo al cpomputer per impedire di accedere  a contenuti inadeguati, nè si può pensare di dire che vi accedono solo quando ci sono i genitori,  infatti il cellulare è sempre con loro e spesso vi accedono quando sono con gli amici. Oltretutto questi dispositivi non dispongono di fabbrica di strumenti di tutela dei minori e a termini di legge un cellulare e una sim possono essere venduti solo ad un maggiorenne: in linea di principio quindi il problema non esiste o non si pone.

A casa abbiamo tutte le protezioni per proteggere i nostri figli:software installati sul pc o soluzioni fornite dal provider , ma sullo smartphone che gli abbiamo comprato non ne essiste neanche una. Un'amara constatazione.

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